BIMESTRALE DI CULTURA E VITA SOCIALE

EDITORE: Associazione ALTRO FUTURO - Cadorago CO - altrofuturo@gmail.com

lunedì 7 dicembre 2009

A proposito dei crocefissi nelle aule scolastiche...

Risposta del Gruppo Insieme Tre Stelle al Consiglio Comunale del 26 novembre 2006 all’Ordine del Giorno presentato dal consigliere Tenca



Partiamo da una premessa: il crocefisso per i credenti rappresenta la testimonianza dell'amo-re di Dio per gli uomini, per tutti gli uomini. E’ un segno che chiede anche a noi di continuare nella testimonianza: amare il nostro prossimo come noi stessi. E Cristo usa una parabola per insegnare a un incerto chi è il prossimo. E' quella, che dovrebbe essere nota a tutti, del buon samaritano (l'unico viandante che soccorre la vittima). Tutto il nostro prossimo. Quindi non ci crea problemi il fatto che il crocefisso continui ad essere presente nelle aule delle nostre scuole.
Ci crea problemi, invece, quando viene usato strumentalmente. E allora veniamo subito alle affermazioni che intendono motivare e accompagnare l'ordine del giorno contenute nella relazione che è parte integrante dello stesso.
Prima di tutto una verifica della logica, sottolineando alcuni passaggi dell’ordine del giorno stesso.
Viene detto correttamente che la sentenza nasce da un esposto di una cittadina
italiana "di origine finlandese", e allora perché in tutto il documento si fa riferimento a temi antistranieri, razzisti? E cosa c’entra una sentenza della Corte Europea dei diritti dell'Uomo con la presenza di stranieri in Italia?
Si scrive ”Le comunità non cristiane presenti nel territorio cercano sempre più di imporre nelle nostre scuole comportamenti inaccettabili", ovvero, quali sono questi comportamenti? E’ successo qualcosa del genere nelle scuole di Cadorago? Forse i comportamenti inaccettabili sono, invece quelli proposti quotidianamente da certa televisione e da certi personaggi pub-blici.
E ancora:
“Il crocefisso, il presepe ed il prosciutto"? la sentenza ha eliminato il prosciutto?
"La rimozione denota la precisa volontà di annullare le coscienze degli studenti". La coscienza dei giovani e dei minori è messa a rischio dai cattivi esempi che molti adulti "noti e famosi" danno ogni giorno: chi insegna che tutto è dovuto, che l'unica cosa che conta è la ricchezza personale, "costi quel che costi". E se per coscienza s’intende la morale di ciascun individuo, cosa c’entrano il crocefisso e la religione con la morale?
"Il modello storicamente perdente della società globalizzata e multirazziale"? Si vuole forse sperimentare oggi il modello del Sudafrica di Botha degli anni '70, o tornare alla "purezza ariana" ? Esistono poi delle “razze”?
"Noi amministratori dobbiamo difendere gli studenti dall'omologazione selvaggia e siamo gli unici a salvaguardare l'identità"? Forse il consigliere Tenca non ha figli o forse non ha chiaro che il compito della crescita e dell’educazione dei figli spetta, in primis, ai genitori e alla fami-glia, e poi alla scuola, alla comunità, forse alle istituzioni. E, infine, a quale identità si riferisce il consigliere Tenta? Vorremmo saperlo! "Noi di Vivere ecc. intendiamo affidare il mandato di porre un freno...", affidare il mandato a chi? E’ rimasto nella penna dell'estensore…..
"Le radici storico culturali della nostra comunità non possono essere messe in discussione....relativismo...vuoto di valori...minacce nei confronti della civiltà occidentale". Di cosa parla? Del "Grande Fratello"? Siamo d'accordo. Dello sfruttamento sessista delle donne e della violenza alle donne? Siamo d'accordo. Dei ladrocini e delle furberie dei potenti? Siamo d'accordo.
Poiché la relazione e l'ordine del giorno sono strettamente collegati; sentita e letta la relazio-ne del consigliere Tenca, come Gruppo consiliare proponiamo al sindaco di ritirarla dalla discussione, perché "irricevibile" nei contenuti, per la dignità del Consiglio.
Siamo disponibili a ragionare su questi temi e a giungere anche ad un documento comune, ma chiediamo formalmente al sindaco una mozione d'ordine per il ritiro dell'ordine del giorno.
In caso contrario, proprio per salvaguardare la dignità del consiglio di fronte a tutta la popolazione ed in modo particolare ai giovani, noi come gruppo non parteciperemo alla votazione ed usciremo dall'aula.

Il Capogruppo, Silvana Verga

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